Inserisci Menù

venerdì 21 novembre 2014

Ascolto Empatico e poi?

Cos'è l'Ascolto Empatico?


Cos'è la Consulenza Relazionale 

con la Comunicazione Nonviolenta?




Sono ispirato a parlarvene,
stamattina,
in questo momento di sole,
di luce.

Ho appena finito un'incontro privato 
di Ascolto Empatico e Consulenza Relazionale,
mi piace anche dire
Sostegno Relazionale,
Aiuto Relazionale,
ed è già parte del lavoro che svolgo,
aiutare le persone ad accorgersi
che a volte hanno bisogno di aiuto,
a volte 
abbiamo bisogno di aiuto,
già questo ci aiuta,
ammetterlo a noi stessi,
senza giudizio,
senza pensarsi "sbagliati" o "pessimisti".

Prendere Consapevolezza
di ciò che stiamo vivendo
in questo momento della vita,
questo è parte di ciò che offro
nel mio lavoro,
a volte pensiamo di saperlo,
ci stiamo pensando da anni
eppure questa persona è piena di problemi,
nausee, mal di testa,
stanchezza cronica,
tanti segnali del corpo
a cui cerca continuamente 
di dare spiegazione
e il risultato è 
che il groviglio
non si sgarbuglia..

Ascoltare con Empatia,
con Comprensione Profonda,
Capire bene cosa ci sta dicendo 
il nostro corpo,
saper leggere i segnali che ci manda,
dolori, malesseri, malattie,
sensazioni fisiche,
emozioni, sentimenti,
questo è parte di ciò che offro,
aiuto le persone a fare questo,
non lo trovo difficile in sè
e nemmeno loro lo trovano,
siamo forse solo un po' poco abituati a farlo,
ed è così,
dopo due incontri
mi ritrovo Luca
che mi saluta 
pochi minuti fa
uscendo dal cancello
dicendo:

"Non vorrei andare al lavoro adesso,
vorrei riposare,
e già il dirmelo,
il saperlo riconoscere,

mi da maggiore 
Leggerezza,
oggi lavoro 
e domani riposerò".

Consulenza Relazionale,
per il nostro benessere,
la nostra capacità
di relazionarci a noi stessi

è la base
per poterci poi relazionare agli altri,
al mondo
con le cose che ci piacciono
e quelle che ci risultano scomode
o difficili.
Prendere consapevolezza
come primo passo
per accedere a maggiore chiarezza
a nuovi punti di vista
e questo ci da energia
per cambiare
per scegliere qualcosa di diverso
magari il modo in cui pensiamo 
a noi, agli altri e alla vita,
quante volte l'ho fatto
da quando conosco la CNV
e quanta differenza di vibrazione,
di energia,
di umore. :)

Iniziamo dal Capire,
e dall'Accogliere
ciò che sta succedendo
con uno schema di lettura 
che ritengo molto semplice,
quello della CNV (Comunicazione Nonviolenta)
perchè non è un'interpretazione,
non è la spiegazione che ci offre
l'esperto A, o B o Davide Facheris,
è la spiegazione che già è dentro di noi,
ognuno di noi,
può ascoltarsi 
e trovare la propria verità,
la propria vivencia
momento per momento

la Comunicazione Empatica-Nonviolenta
esprime in parole
la nostra natura,
come siamo fatti,
funzioniamo così,
non c'è una teoria da dimostrare,
non è un'analisi,
l'ha creata Marshall Rosenberg
che è uno psicologo o forse lo era
perchè ha deciso di cambiare approccio,
si trovava scomodo nel fare pensieri,
analisi e diagnosi 
su di se e sugli altri,
ha deciso di ascoltare con attenzione,
senza valutare,
di ascoltare le Sensazioni,
le Emozioni e i Sentimenti
per giugere ai Bisogni
vivi in ognuno di noi
e questa è la chiave
e funziona,
lo dimostra il nostro corpo,
dopo anni di pesantezza,
di esasperazione, 
esaurimento di energie,
possiamo in poco tempo
stare meglio,

"sento un vuoto nella pancia"
mi ha detto
"come se qualcosa che c'era
di pesante
è andato via,
questo mi da più Leggerezza,
è qualcosa di piacevole,
mi sento già meglio"

e poi 

"In questo momento
il problema della Sicurezza Economica
si è ridimensionato,
c'è ancora
è importante vederlo e considerarlo,
ma non è più una montagna come prima,
non è più sovrastante,
è una cosa che riesco a vedere
senza che mi schiacci
riesco a considerarlo 
a prendermene cura
con più serenità"

Abbiamo forse toccato 
la dimensione del Bisogno?
La Sicurezza Economica,
da problema 
a Bisogno,
penso non sia solo un dettaglio linguistico
se Luca mi saluta dicendo
"riesco a considerarlo 
a prendermene cura
con più serenità"

Era entrato con dei malesseri fisici
e se ne va con i malesseri
che ancora ci sono
ma un po' diversi
"non sono uguali a prima,
li sento ancora,
ma più morbidi,
è come se si fosse allentato qualcosa"
mi dice

Allora l'Empatia ci cura,
corpo e psiche,
ci cura quando qualcuno 
ce la offre e magari ci aiuta,
come Davide Facheris
e possiamo anche imparare ad usarla
da soli,
questo anche offro nel mio lavoro,
come Elisa che è venuta quì
in ufficio per 7 mesi 
all'inizio ogni settimana, 
poi ogni 15 giorni ,
poi quando sentiva la necessità,
poi adesso è un po' che
non viene più,
l'ho incontrata settimana scorsa
"Riesco a gestirmi meglio,
sul lavoro
e anche con i bambini,
è tutta un'altra storia,
non c'è paragone"

o Alfio
"Cavolo che differenza
in pochi mesi,
rispetto a prima 50 anni 
senza Empatia,
non sapevo nemmeno 
cosa fosse
e che diferensa
mi dice in dialetto"

Bene faccio un respiro,
sono felice,
questo lavoro mi da soddisfazione
e molto senso,
vedo che contribuisce 
al mio benessere
e a quello di tante persone
le fa stare meglio
e le rende autonome,
offre loro degli strumenti 
di cui godranno sempre di più
nella loro vita
e in modo sempre più indipendente.

Se siete arrivati fin quì
spero questa lettura
possa offrire qualcosa anche a voi.

Ecco alcune suggestioni
di cosa faccio quì,
nel mio ufficio colorato,
quando qualcuno viene privatamente
io lo ascolto
e gli offro un aiuto
in questo modo
forse un po' strano e sconosciuto
che si chiama
"Empatico"

Buona giornata
con più leggerezza
e soddisfazione.

A presto
Davide


(N.B. a tutela della privacy
i nomi propri sono di fantasia)

domenica 9 novembre 2014

Risonanze sulla Rabbia

La Rabbia vissuta con empatia,

in una prospettiva di ricchezza più ampia.


Risonanze dal corso di ieri:

La rabbia è qualcosa di destabilizzante 
per me e per gli altri.

Non vorrei che gli altri la vedessero,
mi vergogno.

Dopo la rabbia mi rimane la colpa .

Tendo a tenermi dentro la rabbia
e così resto arrabbiata.

Cerco spunti e strumenti
per cambiare.

Quando sto bene con me stesso
mi arrabbio meno.

La rabbia è un campanello di allarme,
può esserci di aiuto
perchè ci indica qualcosa

che non funziona.

La rabbia non è male in sè,
il problema è quando 
crea separazione da me e dagli altri.

Al momento sembra piacevole,

in realtà non mi porta a nulla,
anzi resta un deserto di morte.

Condividere la rabbia 
in questo gruppo di
Comunicazione Empatica
è piacevole,
vedo che è una cosa umana.

La rabbia ci indica i nostri bisogni,
quando siamo connessi ai nostri bisogni,
può essere molto doloroso,
ma non c'è rabbia,
non c'è più violenza.

Quando accetto la rabbia,
inizio a connettermi
e qualcosa si trasforma.

Con questa connessione 
posso prendermi cura di me
e creare dialogo con gli altri,
perchè mi avvicino
alla nostra comune natura umana.


Grazie Davide di aver condiviso 

la tua esperienza
e il tuo sapere
che sono cose utili
per il benessere delle persone.

Quattro ore ben investite
possono risuonare
per molto tempo successivamente.

Grazie per la tua semplicità,
genuinità, fiducia negli altri
ad aprire la tua casa,
il tuo spazio di condivisione,
in una prospettiva di ricchezza più ampia.
Vorrei ritrovarti sempre così

in futuro.
Mostrare fiducia
è ricevere fiducia.
Un abbraccio.

E buone giornate.
Davide

martedì 4 novembre 2014

Riconoscimento e Gratitudine

Aprire facebook il giorno dopo
e trovare questo commento di Rossella Zeta:


Ieri ho partecipato
alla prima serata di corso CNV (Comunicazione Nonviolenta)
con Davide Facheris
sul tema "Costruire Relazioni".
L'ho trovato davvero interessante
e molto molto utile.
Non mi perderò una serata
.

Non sto sponsorizzando,
mi è davvero piaciuto molto!

Soddisfatto, Grato, Felice di contribuire alla vita mia e degli altri.
Felice di raccogliere i frutti
di un percorso di vita
intrapreso e seguito con coerenza
fin da piccolo:
la Pace dentro e fuori di sè.

Rossella,
ti ho donato di cuore il mio impegno,
le mie conoscenze, la mia presenza,
mi hai donato il tuo riscontro,
la tua soddisfazione, la tua felicità.
Vedo in questo 
l'abbondanza della vita
che ci dona
quando sappiamo chiedere
e il mio invito
per me stesso,
per te e per tutti
è aprirci al ricevere di cuore
questi grandi doni
e a coltivare gratitudine
benevolenza e pienezza
per poterne distribuire
nuovamente 
i frutti.

Grazie,
Buon proseguimento.
Davide