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lunedì 10 ottobre 2016

Mediare La Vita

TUTTE LE INFORMAZIONI SUL CORSO QUì

PUOI ISCRIVERTI QUì
Prezzo scontato per iscrizioni entro il 
28 Febbraio 2017

Massimo 18 posti.






Oggi vi presento un percorso di formazione
a cui tengo tantissimo.
Questo è stato il mio primo
corso intensivo di Comunicazione Nonviolenta

e anche quello che mi ha dato più
chiarezza e completezza

nella comprensione e nell'applicazione della CNV
nelle varie situazioni di vita

del mio quotidiano e dei conflitti altrui.

Da allora, sono passati 5 anni,
ho avuto modo di rifrequentare il corso altre 2 volte 

direttamente con i fondatori del programma
Mediate Your Life, John Kynion e Ike Lasater,
e di co-condurre l'intero programma nel 2015,
sempre con John, Ike e altri formatori di Comunicazione Nonviolenta.

Fin da subito ho sognato di poter offrire
in Italia e in italiano questa esperienza formativa.

oggi il sogno sta diventando realtà con 3 obiettivi sempre chiari
nel cuore, nella testa e nello sguardo:
Pace, Empatia, Nonviolenza.

Si tratta di una formazione che ritengo utile per chiunque,
sia per un proprio percorso personale, per
migliorare le proprie relazioni private, familiari e sociali
sia per professionisti al servizio della persona  come Psicologi,
Counselor, 
Avvocati, Mediatori, Educatori, Insegnanti...
sia per persone che hanno ruoli strategici nel
mondo del lavoro siano essi 
commerciali, dirigenti,
responsabili di settore, addetti alle risorse umane...


Vi aspetto e ovviamente, se vi va, vi invito a diffondere la proposta!

TUTTE LE INFORMAZIONI SUL CORSO QUì

PUOI ISCRIVERTI QUì
Prezzo scontato per iscrizioni entro il
 28 Febbraio 2017
Massimo 18 posti.

martedì 23 agosto 2016

Papà, guarda! Ho superato la mia paura!

Come accompagnare i figli a
vivere pienamente le proprie paure
e a superarle



Ho ancora questa frase che mi squilla in testa,
fresca e piena di gioia:

"Papà, guarda! Ho superato la mia paura!"


E' iniziato tutto per gioco, ieri,
decidendo di imbiancare casa,
il piccolo dice:

"Io voglio usare il rullo"


Ed eccoti il rullo, caro mio figliolo.

"Anche io voglio il rullo", 


dice la grande,
ed ecco un rullo anche per te
e così si inizia a colorare,
via via sempre più su
fino ad usare la scala grande
per arrivare in cima.

E mentre io coloro il bagno
assorto nel mio lavoro,
sento una voce:

"Papà è alto! Ho paura ad andare sul gradino più alto"

E' stata l'occasione per essere presente a mia figlia,
essere vicino a lei nel suo vissuto,
questo per me uno dei significati più chiari e potenti di Empatia.
Le ho ripetuto le sue parole-chiave in tono interrogativo 
per verificare e al contempo darle riscontro di aver compreso 
la sua situazione:
"Hai paura ad andare sull'ultimo gradino?"

Risposta:
"Sì, ho paura perché non so più dove attaccarmi
e che la scala si ribalta "

Io non ho provato a spingerla a fare nulla,
né a desistere nel suo desiderio
né a forzarla a fare il grande passo.
Semplicemente sono stato qualche secondo in me
nella consapevolezza della sua situazione e della sua paura.
Avrei potuto dirle "Dai prova che ci sono io" o
"E' pericoloso, lascia perdere" oppure,
a volte sminuiamo l'emozione altrui:
"Dai, non c'è nulla di cui avere paura!".

Ho deciso di fare altro e di dire:
"Se hai paura non c'è problema, per me
l'importante è che fai ciò che ti senti di fare,
se non arrivi in cima non c'è problema,
posso finire io di colorare in alto.
Se invece vuoi provare a salire
io posso assicurarti che la scala è solida
e non si ribalta, ok?"

Risposta "Ok"

Il bello è che io sono tornato a lavorare in bagno
felice di esserle stato vicino nella sua paura,
senza negarla né forzarla e in un certo senso
nella totale fiducia che mia figlia
avrebbe trovato la sua soluzione.

Dopo qualche minuto,
sento una voce raggiante, urlante:

"Papà, vieni a vedere! Ho superato la mia paura!"



:)
Era lassù in cima alla scala, 
da sola, aveva pitturato fino al soffitto, e io li a guardarla, stupito più della frase che mi diceva che del risultato "ho superato la mia paura"!! 
Saperlo fare e DIRE a 7 anni, complimenti e buona strada Caterina! 

Accompagnare i figli con empatia :)
Crescere insieme in Autonomia e Reciprocità :)

Ancora una volta imparo dall'esperienza
che vivere a pieno la paura, riconoscendola,
dandole un nome, prendendola in mano,
decidendo liberamente quando e come affrontarla,
è un modo che funziona per
vivere la vita con entusiasmo e soddisfazioni!

Spero che il racconto di questo episodio
e i dialoghi riportati possano risultarvi piacevoli e utili.

Buona Giornata!
Davide


Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

#genitori #figli #dialogo #educare

Foto e nomi pubblicati con il consenso esplicito dei miei figli :)

venerdì 19 agosto 2016

Uscire dalle nebbie dell'infelicità con la Comunicazione Empatica Nonviolenta

Stamattina nel dormiveglia ho fatto un sogno
che ho disegnato quì


Vedevo la fatica di vivere che spesso ci avvolge,
vedevo persone salire scale mobili
che le riportavano sempre in giù
e c'era il corrimano nero gommoso che girava all'ingiù
ed era come un'involucro senza uscita
e mentre le persone cercavano di salire
e di uscire,
si affaticavano,
perdevano le forze e il sorriso,
non sapevano più cosa fosse la gioia
o l'entusiasmo di arrivare in cima e di vivere
e perdevano anche la speranza e la possibilità che questo esistesse.

Ho avuto l'immagine e l'idea che questo
fosse il circolo dei pensieri con cui a volte interpretiamo la vita
e che diventa la nostra ruota del criceto, la nostra gabbia,
la nostra scala mobile senza fine che chiamiamo depressione.
Ho visto queste persone nel sogno,
come a volte lo sono anche io e
come a volte le vedo entrare nel mio ufficio
o le incontro per strada
così appesantite e stanche
guardare un orizzonte che non sanno più bene
se ci sia davvero e se sia possibile raggiungerlo.

E poi ho visto la prospettiva possibile, l'orizzonte,
la cima della salita, pur ripida che sia,
diventava tutto d'un tratto raggiungibile facilmente,
come per magia spinti in alto da uno spirito di pensiero e di vita
che ho riconosciuto nella Comunicazione Empatica Nonviolenta,
nel suo modo di scardinare pensieri ed energie ridondanti,
nel suo potere di darci libertà e accesso a ciò che siamo e ciò che è la vita,
un'avventura divertente,
una discesa euforica ed entusiasmante su uno slittino,
occhi pieni di luce,
una bocca curva all'insù,
un grido di felicità
Yuppie !!!
Vita!!!

Buona Giornata!
Mi sono svegliato con una gran bella carica e ho voluto condividerla.

Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

martedì 16 agosto 2016

La nostra natura umana: connessione e collaborazione

Da una recente video intervista che mi hanno fatto:


Quando diventiamo più "morbidi"
in qualche modo più "umani" 
inizia spontaneamente la ricerca di una soluzione che ci vede entrambi partecipi e collaborativi




Cosa significa "Mediare" un conflitto con la CNV?

Cosa significa "Connessione fra le persone" di cui tanto parlo?


Mediazione Empatica e Negoziazione, che differenza c'è?

Ne parlo brevemente in questo video.


Se ti è piaciuto questo post, 
ti chiedo di condividerlo sui social 
per dare anche ad altri l'opportunità di leggerlo.

Puoi contattarmi senza impegno per formazioni o consulenze relazionali. 
Puoi usare messaggi privati di facebook 
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oppure email o telefono presso 
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Grazie e buona giornata!
Davide

Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

lunedì 15 agosto 2016

Potenzialità dell'Amore - stop alle etichette e agli schieramenti di genere

‪‎voglio un'eguaglianza reale‬

"Sono antifemminista perché credo che il femminismo sia un ipocrita movimento di odio che non riconosce i problemi degli uomini. Voglio una eguaglianza reale, non queste stronzate di privilegi" cit. https://www.facebook.com/donnecontrofemminismo/?fref=nf


Ciao, oggi tocco un tema molto caldo, quello della
relazione di genere e della relazione di coppia.
Se vogliamo stare su un'onda di empatia,
pace e nonviolenza, se in altre parole vogliamo
vivere e coltivare l'Amore vero, con la A maiuscola,
penso sia fondamentale accorgerci delle "etichette" che usiamo e
uscire da queste generalizzazioni e categorie.

Uscire da una certa idea di "uomini" e di "donne" che
inevitabilmente finiscono per essere le une contro gli altri in
un gioco che probabilmente non vogliamo e in cui
ci ritroviamo a guerreggiare e a morire:
femministe VS maschilisti
solo le donne possono salvare il mondo VS le donne non contano un xxxxx
violenza sulle donne = femminicidio
padri senza tutele finiscono per la strada o si suicidano.

Mi pare di essere molto sensibile alle sofferenze delle donne, e
al contempo di essere molto sensibile alle sofferenze degli uomini.
Nel mio lavoro come mediatore e facilitatore del dialogo,
ascolto una parte e l'altra con uguale empatia e rispetto,
mi piace questa frase:
è la relazione che ci libera, non l'imposizione di sé su tutto e tutti.

Quando aiuto le persone a esprimere sé stesse e al contempo a
vedere con uguale rispetto anche l'altro,
si apre una nuova possibilità di incontro.

Se siamo disposti a fare il primo passo della Comunicazione Empatica =
1) Osservare senza Valutare/Giudicare, in altre parole
"stop alle etichette e agli schieramenti di genere",
penso sia possibile vedere le difficoltà di ognuno,
sederci in cerchio (anche virtuale=social) e
chiacchierare costruttivamente per trovare
soluzioni che ci facciano stare meglio come persone, come
donne e uomini, come innamorati, fidanzati, compagni di vita. 


Buona giornata! Davide

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sabato 13 agosto 2016

Cantare la strada per essere felici

Oggi aria di vacanze e quindi mi faccio una bella cantata in empatia con la vita.







"Il mondo è come lo fai, dentro la testa lo sai"

 mi ricorda sempre quanto sia in nostro potere

creare una ‪#‎vitabella‬ e ‪#‎abbondanza‬ per tutti.

Quindi, ancor più nei giorni di vacanza "scegliti il mondo che vuoi !!" .



Per farlo puoi ascoltare i pensieri che ti parlano nella testa,

scriverli su un foglio e vedere se vanno nella

direzione di #abbondanza e ‪#‎felicità‬ per te e per tutti o

se sono "limitanti" di qualche bisogno/valore umano universale.

Senza pienezza vedo difficile la felicità. ‪#‎Lafelicitàsipuò‬.



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Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta

di Marshall Rosenberg



Buona giornata :)



Thanks Reggae National Tickets Alborosie Official Page

venerdì 12 agosto 2016

I 4 passi CNV per Comunicare con i più piccoli

#mammasoddisfatta dopo aver usato la Comunicazione Empatica per affrontare il pomeriggio con i figli.

Qualche piccola dritta per comunicare con i più piccoli?

a) Abbassarsi dolcemente al loro livello piegando le gambe per mettere il nostro viso di fronte e a pari del loro. Questo atteggiamento crea un livello paritario nella comunicazione e invita il bambino ad avere fiducia in noi e ad incontrarci (N.B. questa fiducia è preziosa e facilmente sciupabile, va coltivata con molta attenzione)
b) Cercare il contatto visivo oppure chiedere (non pretendere): "ti va di guardarmi qualche secondo negli occhi?" (Il bambino sarà più disposto a farlo quanto più sarà fiducioso di non ricevere una sgridata, un'accusa, un'etichetta o una pretesa e quanto più è abituato a non riceverne.) Se il bambino non è disposto a guardarci, consiglio di non forzarlo, né obbligarlo o apostrofarlo in alcun modo perché è solo rispettando il suo vissuto che possiamo costruire un canale di relazione rispettosa, empatica, nonviolenta.
c) Dire con morbidezza: 1) la situazione oggettiva + 2) come ci sentiamo + 3) il nostro bisogno + 4) fare una richiesta chiara e specifica.
Ad esempio: "1) In questo momento che stiamo per entrare nel negozio a fare la spesa, 2) mi sento preoccupata di fare molta fatica e di uscirne stanca e stressata, 3) avrei bisogno di tranquillità, collaborazione, divertimento 4) siete disposti ad aiutarmi a prendere le cose dagli scaffali e a fare i turni per imbustare le verdure senza litigare in modo che il gioco sia divertente per tutti?"

Nella mia esperienza,
investire 2 o 3 minuti per abbassarsi, cercare un contatto relazionale e parlare in questo modo ai bambini ha l'effetto di "rallentare il ritmo delle cose che noi e i bambini stiamo facendo" e
permette alla comunicazione di avvenire.
Comunicare, creare comprensione, intesa e accordi che funzionano richiede un certo tempo e un certo ritmo.
Investire tempo in questo modo mi ha sempre dato frutti soddisfacenti sia a breve sia a lungo termine.
Provare per credere?
A voi la parola, buona giornata! Davide

Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta di Marshall Rosenberg

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lunedì 8 agosto 2016

Ascolto di sè per Parlare Pace con i propri figli

Periodo di vacanze ma non sempre siamo spensierati,
quante discussioni per far fare i compiti ai figli?
E anche se come genitori non ci fissiamo sulla didattica,
quante volte perdiamo la pazienza con i nostri figli
rovinandoci la serenità e il clima della giornata?

Spesso il problema è che ci fissiamo
su un obiettivo esterno a noi
piuttosto che riuscire a
esprimere in modo costruttivo ciò che vogliamo.

Ecco il mio video di oggi in cui vi racconto
come l'ascolto di me sia stato fondamentale,
in una situazione in cui stavo perdendo la pazienza,
per non sbottare contro mia figlia
bensì per dirle tranquillamente come mi sentivo
e per farle una richiesta/proposta.

Viva la comunicazione Empatica Nonviolenta
che rende serene le relazioni in famiglia.

Quì Link al Video



#grazieMarshall

#Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

domenica 7 agosto 2016

2 nuovi video per condividere la Comunicazione Empatica con voi

E' Agosto, tempo di relax,
tempo per sè stessi,
ecco l'occasione per prendersi cura di sè
in un modo un po' speciale :)

Dopo tante idee e tanti giorni di attesa,
ieri ho iniziato a pubblicare alcuni video
in cui condivido
la mia esperienza con la Comunicazione Empatica
i contenuti principali della materia
alcune dritte per usare l'empatia nella vostra vita.


Nel video di oggi:

https://youtu.be/tnHr6hAT8Ds


Per stare bene ho imparato ad
ascoltare cosa avviene dentro di me.
Un passaggio fondamentale è saper riconoscere:
1) i messaggi in forma pensiero nella testa e
2) i messaggi in forma di sensazioni ed emozioni nel nostro corpo.
Ecco un breve video dove vi parlo di questo e
vi propongo un esercizio
per allenare l'ascolto del corpo. 


L'ascolto del corpo con empatia,
secondo la mia esperienza della Comunicazione Empatica Nonviolenta di Marshall Rosenberg,

si basa sulla connessione nel quì ed ora ai
messaggi che ci da il nostro corpo:

possono essere sensazioni fisiche o emotive (emozioni)
e culmina con il riconoscimento dei bisogni vivi in noi
sia soddisfatti sia insoddisfatti.

Vi invito alla pratica e attendo i vostri commenti.

A presto!
Davide




P.S. Trovi Tutti i miei video sul mio canale YouTube

lunedì 25 luglio 2016

Italia che Cambia

Ci sono!

Da oggi sono un Agente del Cambiamento :)

Lo ero anche ieri e l'altro ieri per la verità
o almeno penso.

Da oggi sono un agente del cambiamento
nella rete di cittadini promossa da Italia che Cambia
quindi faccio parte di una famiglia in più :)

Ho scelto di mettere a disposizione 4 ore mensili del mio tempo
per i progetti connessi a Italia Che Cambia.

Ho scelto di rendere ancora più evidente il potere della Comunicazione Empatica Nonviolenta
per il cambiamento culturale, sociale, economico e politico,
in poche parole: per essere felici !! :)

Avete voglia di collaborare?
http://www.italiachecambia.org/
Viaggio nell'Italia che... Cambia!

Ci vedremo presto,
a sempre più eventi di cambiamento!

Buone giornate
Davide

sabato 9 luglio 2016

Sabato 16 Luglio 2016 sarò a Sondrio

Ci si vede fra una settimana a Sondrio per una 

Giornata Introduttiva alla CNV di Marshall Rosenberg

dedicata a Genitori, insegnati e non solo...

l'invito è aperto a tutti!!

Vi aspetto numerosi e numerose. :)


giovedì 12 maggio 2016

Differenza tra Pretese e Richieste, Empatia, Scelte e Forza Protettiva

Questo post trae spunto dall'incontro con una mamma che mi ha detto:

"Non riesco a far fare a mio figlio ciò che vorrei facesse" 

Mi è subito balzata in testa la parola PRETESE.

Mi è subito venuta in mente l'immagine di mio figlio ieri in giardino,
che giocava beato con la propria zappetta... proprio davanti l'ingresso di casa dove avevamo appena sistemato la terra!
Eh sì, dopo avergli regalato una zappetta tutta sua per fare i lavoretti in
giardino, nell'orto e per giocare con la terra, lui si è messo a giocare.

Quando l'ho visto attraverso la porta finestra


stavo già per reagire, per aprire la porta e dirgli qualcosa. Cosa?
Avrei potuto dirgli qualcosa per ottenere che facesse ciò che volevo io,
in che modo?
Questo per me fa la differenza, perché essere genitore empatico, per me
non significa "subire" tutto ciò che fanno i figli o essere in balìa loro.
Per me significa poter esprimere la mia persona, poter chiedere considerazione per 
ciò che mi sta a cuore, poter coltivare il dialogo... la cosa fondamentale è "come"? Con Empatia.

Avrei potuto chiedere:
"Giona, in questo punto del giardino abbiamo appena sistemato la terra, vorrei proteggere il lavoro appena fatto da me e mamma, ti va di spostarti quì a scavare?" (muovendomi di 5 metri verso l'aiuola con sabbia e terra adibita al gioco e quindi mostrandogliela e avvicinandomi ad essa fisicamente).

Questa poteva essere una RICHIESTA empatica, accompagnata dal mio bisogno espresso verbalmente "vorrei proteggere il lavoro appena fatto".

E se l'avessi fatta?
Magari avrei ricevuto un sereno "ok" :) .
E se invece lui mi avesse detto di no?
Avrei insistito? Cosa avrei fatto? Mi sarei innervosito e avrei iniziato a provare avversione?
Un senso di qualcosa in me "contro" di lui?

E' quì che si misura la RICHIESTA, qualsiasi RICHIESTA, anche la più gentile e morbida... si misura con la risposta dell'altro. Se ricevo un NO e voglio per forza
"far fare a mio figlio ciò che vorrei facesse"
allora molto probabilmente non sto facendo una vera RICHIESTA,
sto facendo una PRETESA, travestita da RICHIESTA.

Non volevo fare una PRETESA, ero preoccupato per il giardino e...

in quel momento ci ho pensato, protetto dalla porta a vetri, ho potuto 
fermarmi. Vedevo il giardino appena sistemato che veniva zappettato e vedevo mio figlio,
lo osservavo giocare, osservava qualcosa lì fra la terra e il luogo che 
colpiva con la zappetta... ho pensato che fosse un momento prezioso per lui, un'esperienza di scoperta, di apprendimento...
mi sono dato EMPATIA: mi sono connesso al mio bisogno di PROTEGGERE il mio lavoro fatto in giardino, alla bellezza del PROTEGGERE qualcosa... ho dato EMPATIA SILENZIOSA anche a mio figlio, mi sono connesso al suo bisogno in quel momento... forse di SCOPERTA? di FARE LE PROPRIE ESPERIENZE? di GIOCO? di LIBERTA'? di SPENSIERATEZZA? Più lo osservavo, più cercavo i suoi bisogni e più ne vedevo la bellezza, ne ero toccato, commosso, rapito...

ci ho pensato, cosa volevo SCEGLIERE? Fare una PRETESA? Fare una RICHIESTA?
Ho ascoltato l'equilibrio tra i miei bisogni e i suoi e ho pensato che potevano convivere lasciando zappettare mio figlio e che al massimo mi sarebbe costato uno o due minuti sistemare quel pezzetto e anzi, forse ci sarebbe stata anche l'occasione per fare una RICHIESTA di collaborazione, in seguito, prendendolo come un gioco e un prendersi cura insieme a lui, di risistemare il pezzetto zappettato.

Mi sentivo felice, connesso a me e a lui, in Equilibrio, potevo VIVERE CON quello che stava succedendo... senza fare alcuna RICHIESTA, lasciandolo nel suo mondo in giardino, libero con la zappetta. La mia era una SCELTA vera, consapevole, non per paura di ricevere un NO o di non saper gestire la sua reazione. Nella mia scelta c'era tutta l'empatia anche per me, la piena considerazione anche dei bisogni vivi in me e del mio equilibrio e del mio benessere, non solo dei suoi. Questa per me è EMPATIA, pienezza di connessione e di considerazione per ognuno. Nessun vincente e nessun perdente: incontro, abbraccio, felicità.
La mia scelta risuonava della risposta che avrei dato a quella mamma:
"Anche io spesso n
on riesco o non voglio far fare a mio figlio ciò che vorrei facesse
e il più delle volte non è un problema"

Posso Felicemente Vivere Con la preferenza dell'altro.
Molto si gioca sulle preferenze e sulle disponibilità...
la mia PREFERENZA sarebbe questa, al contempo SONO DISPONIBILE anche a vivere con quest'altra soluzione.... e se volessi farti una vera RICHIESTA potrei dirti: "Mi sembra di capire che in questo momento la tua PREFERENZA è zappettare quì, al contempo SARESTI DISPONIBILE a spostarti in quest'altro posto per non rovinare il lavoro che ho appena fatto?" Incontriamoci nei nostri reciproci bisogni, dialoghiamo delle nostre preferenze e disponibilità.

A questo punto posso dire che sono contento di vedere che possiamo SCEGLIERE come comportarci come genitori e come esseri umani per coltivare dialogo, connessione ed empatia.

E posso anche scegliere di PROTEGGERMI, quando la preferenza dell'altro è davvero troppo per me, quando è davvero insostenibile, posso fare una SCELTA, posso usare la FORZA che NON è VIOLENZA. La FORZA è forte, calma, presente, solida, matura... profuma di calma interiore, di pace, di considerazione e di amore per sé e in ugual modo per l'altro. Se fosse stato troppo destabilizzante per me quello che stava facendo mio figlio, non avrei fatto una finta RICHIESTA = PRETESA, cioè una RICHIESTA che non era aperta a ricevere un NO. Avrei potuto SCEGLIERE di fare altro: di entrare in relazione facendogli il solletico, o di prendere l'altra zappetta per giocare a spadaccini o anche al limite di prenderlo in braccio e spostarlo da lì o qualsiasi altra cosa che servisse a proteggere l'equilibrio dei bisogni vivi in me e in lui, avrei potuto usare la FORZA che tutti abbiamo per vivere, per SCEGLIERE, per proteggerci e per proteggere, la FORZA PROTETTIVA, senza avversione alcuna verso sé o verso l'altro.

A volte come papà e come mamma scegliamo l'uso della FORZA PROTETTIVA, caratterizzata inconfondibilmente dall'Empatia, dalla Calma Interiore, dalla Non Avversione. Ci sono alcune situazioni in cui il nostro atteggiamento di genitori è questo, sulle cose che riteniamo fondamentali per proteggere l'equilibrio e la vita nella nostra famiglia, nella nostra casa e nel mondo. Sono scelte che facciamo con molta attenzione e molta ponderazione quando hanno influenza sulle preferenze degli altri e dei nostri figli. 
Ciò che voglio condividere con voi in questo post è che
possiamo SCEGLIERE in ogni momento.
Spero questo post vi aiuti a scegliere con più consapevolezza fra PRETESE, RICHIESTE e SCELTE, tenendo in considerazione BISOGNI, PREFERENZE, DISPONIBILITA', EMPATIA, FORZA PROTETTIVA...
Noi stiamo trovando sempre più il nostro equilibrio nel non pretendere
che i nostri figli facciamo le cose che noi vorremmo che facessero
e al contempo nel mantenere la nostra centratura e la nostra forza per proteggere quegli aspetti che ci toccano sul vivo, che ci riguardano personalmente e che toccano i nostri valori fondamentali.

In poche parole, non vivere nelle pretese su molti dettagli quotidiani e al contempo proteggere gli ingredienti che riteniamo essenziali istante per istante per il benessere di ognuno.

Restiamo aperti su questo, ci interroghiamo e ci diamo empatia il più possibile, scegliamo, giochiamo e impariamo cosa funziona meglio per noi e per gli altri. Per vivere felici insieme.

Spero questo post vi sia piaciuto e vi sia utile.

Anche questa è Comunicazione Empatica Noviolenta di Marshall Rosenberg

venerdì 6 maggio 2016

Dare Empatia ai propri figli, incontriamoli nella Pace.

Caro mio blog come stai?

Sono più di due settimane che non ti scrivo,
mi tengo tutto sulla scrivania e sui foglietti sparsi nelle tasche
e tu invece vorresti sapere come va.
Eccomi quì

In questi ultimi dieci giorni
ho vissuto episodi interessanti coi miei figli.
Lunedì Giona di 4 anni e mezzo si è vestito da solo
e al momento di aiutarlo a mettere il maglione
mi sono accorto che non aveva messo le mutande.
Subito ho pensato che non le aveva messe anche altre volte nei giorni precedenti.

E' stato un attimo, ho sentito una contrazione nel petto
e come un tendersi di tutti i nervi, si era attivato il mio sistema di allarme,
stavo per aprire bocca guidato dall'idea che "si devono mettere le mutande"
e ...




mi sono fermato ad osservare questa reazione in me,
ho fatto un respiro consapevole e un po' più lungo degli altri
mi sono connesso alla mia voglia di Pace, di Tranquillità ,
di Serenità per me e per i miei figli,
mi sono ricordato di ciò che spesso coltivo nei corsi di Comunicazione Empatica:
connettermi al mio Bisogno e poterlo esprimere con calma. Avevo bisogno di caoire e connettermi a lui, così ho detto con tono "morbido", "neutro",  senza aria di inquisizione:
"Non hai messo le mutande perché ti sei dimenticato o perché non le vuoi?"
e lui ha risposto:
"Non le voglio"

E' stato di nuovo un attimo, c'è voluto poco per trovarci in un mondo ben diverso
da quello che sarebbe potuto essere se avessi reagito con un "dovere" o un "ordine".
Ci stavamo incontrando nella morbidezza, nel dialogo, nella Pace.
Fatto questo primo passo di connessione
è stato poi semplice dare empatia a Giona per poterlo incontrare ancor di più nel suo vissuto:
"Non le vuoi perché c'è un problema? c'è qualcosa che non va?"
"Mi danno fastidio"
"Ti danno fastidio e ti senti più comodo senza?
"Sì, mi entrano nel culetto"

Ho ascoltato con empatia il suo bisogno di comodità,
mi sono ascoltato e mi sentivo a mio agio e tranquillo
anche all'idea di lasciarlo così, senza mutande, con i pantaloni morbidi della tuta.
Ho pensato che i prossimi giorni insieme a Giona possiamo provare le mutande con calma
e fare una cernita per eliminare quelle scomode,
penso possa essere una bella opportunità per crescere insieme,
per condividere momenti importanti, per costruire insieme la sua autonomia
e per prendermi cura di lui e anche del mio bisogno di proteggerlo
e di contribuire al suo benessere.

Spero che questo racconto ti sia piaciuto,
a me ha fatto piacere vivere quella situazione con empatia
e ancor più raccontartelo.
Sabato 14 e Domenica 15 Maggio 2016
andrò a Morbegno (SO) a parlare di Comunicazione Empatica,

http://www.davidefacheris.com/p/introduzione.html
Sabato ci sarà un evento introduttivo aperto a tutti,
la Domenica ci sarà un laboratorio esperienziale dedicato in specifico all'Empatia tra genitori e figli.
Spero di poter coinvolgere le persone nella bellezza empatica che riesco a vivere ogni giorno grazie alla CNV.
Spero di poter essere utile alle relazioni di tante persone, coppie, genitori, educatori e insegnati.

Un abbraccio,
buona serata
a presto!

Anche questa è Comunicazione Empatica Noviolenta di Marshall Rosenberg






martedì 19 aprile 2016

Creare la Pace dentro di noi, Costruire Ponti di Relazioni Possibili

Riordinando l'ufficio
ho trovato del materiale interessante
e ho deciso di condividere con voi un frammento che ritengo prezioso,
un frammento di lettera che mi scrisse tempo fa l'amico e
collega Eduardo Montoya.

Uno spunto che spero vi piaccia e vi sia utile
per costruire il mondo di pace che cerchiamo intensamente
dentro e fuori di noi:


Per essere in modalità giraffa (=empatica nonviolenta)
è necessario avere questo senso che
i bisogni dell'altro sono importanti,
sono belli quanto i miei.


oh, quanto mi è stata utile questa frase,
quanto ha ispirato i miei pensieri,
la mia attenzione, il mio atteggiamento relazionale.

Nella mia ricerca della qualità della relazione,
nella vita privata come in quella pubblica e lavorativa,
quando provavo e provo una "contrazione", una tensione, 
un "dolore" di fronte a gesti o parole altrui,
ecco l'opportunità di coltivare empatia e nonviolenza,
ecco la necessità di cercare il modo di fare un "salto di qualità",
un "shift" = cambiamento di stato interiore,
per poter accedere nuovamente alla Possibilità della Relazione,
alla Possibilità di Vivere con Pienezza e Felicità,
per non restare su un livello in cui si "pretendono" i Bisogni
e chiudermi,
bensì per aprirmi nuovamente all'ascolto, alla parola,
al vivere fluido e leggero.


Uscire dalla Contesa per entrare nel mondo dell'Empatia


intendere ciò che ci accade come Bisogni,
ossia qualcosa che ci manca e che desideriamo,
e non come Diritti,
ossia qualcosa che "mi è dovuto" o che "ti è dovuto".

Entrare in un mondo di "connessione morbida" con la vita,
vedere e Onorare i Bisogni dell'Altro,
si fa verso gli altri lo stesso processo empatico
fatto verso di sé.


Andiamo a cercare nel nostro cuore il luogo dove è piacevole ascoltare i bisogni dell'altro.


Questo non significa sottoporsi all'altro,
fare ciò che l'altro vuole, perdere la propria personalità,
significa Costruire Ponti di Relazioni Possibili
riuscire ad incontrarci nella bellezza della nostra comune umanità,
coltivare un canale relazionale di Pazienza, Amore, Rispetto ed Empatia.

oh quante volte questo lavoro interiore cambia la mia giornata
e di conseguenza la cambia alle persone che stanno intorno a me.

Creare la Pace dentro di Noi,
cambiare il mondo una relazione alla volta.

Spero questa condivisione vi sia utile,
avrò piacere nel ricevere i vostri commenti.
Buone giornate
Davide


#GrazieEduardo
#GrazieMarshall

Anche questa è Comunicazione Empatica Noviolenta di Marshall Rosenberg


venerdì 15 aprile 2016

I frutti dell'Ascolto Empatico e della Formazione Individuale

Una citazione,
una frase vera,
di una persona che per la seconda volta
è stata quì nel mio ufficio,
a raccontare le sue fatiche,
a ricevere Ascolto,
a cogliere nuova comprensione di ciò che vive in lei
a connettersi alla vita
a trovare nuove strade per
stare bene con sé stessa e con gli altri.

Quando la vita è alla portata di tutti,
Soddisfazioni :)

#GrazieMarshall

Anche questa è Comunicazione Empatica Noviolenta di Marshall Rosenberg

giovedì 14 aprile 2016

Soddisfazioni di fine corso

Stasera é finito il corso introduttivo di 12 ore.
Grande soddisfazione di tutti i partecipanti:

Con grande scioltezza già dal primo incontro con Pratica di Auto Connessione, I quattro passi dell CNV,  i 3 modi di essere empatici, distinzioni chiave nel linguaggio, Valutazioni, Falsi sentimenti, Richieste e Pretese,  Ascolto Empatico, Espressione Onesta e Costruttiva, distinzione fra me e te, per favore grazie, la pista da ballo delle relazioni, demo, attività a coppie, giochi di ruolo e poi? Non volevano più andare a casa e si sono iscritte/i quasi tutti per il percorso di approfondimento a partire dal 12 Maggio.
Soddisfattissimo :)
A presto.
Davide





martedì 12 aprile 2016

Amarsi e Comunicare nella Coppia


Quando tu mi sai parlare e mi sai ascoltare
quando io ti so parlare e ti so ascoltare,
con Presenza,
quando sappiamo Essere e Relazionarci
con Presenza,
prende senso di Amore al 100%
il vivere insieme, essere famiglia insieme,
crescere con i figli, guardarci negli occhi,
stare in silenzio
insieme...

Quanto di tutto questo ci è possibile
grazie all'aver imparato a comunicare con Empatia.

#GrazieMarshall

Anche questa è Comunicazione Empatica Noviolenta di Marshall Rosenberg



venerdì 1 aprile 2016

Ascolto di sé... e la vita si apre

Per stare bene? Una cosa che mi piace del mio corpo è che mi dice esattamente
ciò di cui ho bisogno o non ho bisogno
in questo momento,
ciò che mi fa bene, ciò che mi fa male,
ciò che voglio, ciò che non voglio.

Anche questa è Comunicazione Empatica

Pratica di Autoconnessione con la Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg




venerdì 11 marzo 2016

La mia vita nella Pace Possibile

Ieri,
emozionato e felice ospite
presso Radio Popolare nella trasmissione
Pionieri - Inventarsi Una Vita

Forse non mi sono inventato nulla,
come un pioniere non inventa la terra che esplora,
bensì sto avendo quotidianamente la forza e la tenacia
di esplorare la direzione inesplorata
che mi chiama verso la Pace
dentro e fuori di me,
insieme a voi,
costruire un mondo di Empatia e Nonviolenza.

Ringrazio Giampiero Kesten e Radio Popolare,
mi avete dato l'opportunità di parlare di ciò che faccio
e di vedere fondersi in un unico istante:
- il mio sogno di Pace Universale.
- mandare in radio diffusione 
One Love di Bob Marley.
- uno strumento che trovo efficacissimo per la Pace dentro e fuori di sè,
  cioè la Comunicazione Empatica Nonviolenta di Marshall Rosenberg. 

- il mio lavoro che vivo con passione in ogni istante.
- la possibilità di parlarne ad un pubblico ampio e variegato.

GRAZIE! GRAZIE! GRAZIE!


Quì per ascoltare il podcast della trasmissione



lunedì 7 marzo 2016

Domenica 13 Marzo 2016 a Parma

Giornata introduttiva di Comunicazione Empatica
Domenica 13 Marzo 2016 a Parma

Comunicazione Empatica Libera Tutti !!


E così, da un giorno all'altro diventa un evento pubblico
e allora vi invito numerosi e numerose,
per curiosare ed assaggiare la Comunicazione Empatica,
domenica prossima a Parma,
presso gli amici di Associazione Tana Libera Tutti.

Abbiamo scelto un prezzo amico,
il più basso possibile per invogliarvi a partecipare.
Una volta coperte le spese,
parte del ricavato andrà a beneficio
dei progetti educativi dell'associazione
Tana Libera Tutti
e voi, a che gioco giocate?
Noi a Libera Tutti !!

Vi aspetto!
Davide

Guarda la locandina quì


martedì 16 febbraio 2016

I Benefici di un Corso di Comunicazione Empatica

Giovedì scorso si è concluso il
Corso introduttivo in Comunicazione Empatica
con gli operatori di una cooperativa di servizi sociali di Bergamo.
Sono molto felice dei riscontri ricevuti
e di aver visto come il corso sia stato utile
fin da subito sia per la vita privata
sia per quella professionale dei partecipanti.



esercizio dell'Ascolto Empatico a coppie


Nelle 12 ore abbiamo avuto la possibilità di
apprendere le basi della Comunicazione Empatica
e di metterle in pratica per
migliorare le relazioni all'interno dell’equipe di lavoro
e con le persone utenti - clienti.

Grazie alla partecipazione attiva di tutti,
abbiamo quindi raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati:

- Maggiore serenità personale
- Clima più disteso sul luogo di lavoro
- Possibilità di dialogo di fronte alle difficoltà
- Massima collaborazione per obiettivi comuni
- Maggiore qualità dei servizi offerti
- Maggiore soddisfazione delle persone utenti - clienti



Quando ascolto creo uno spazio di silenzio per poterti incontrare



Questi alcuni commenti che i partecipanti hanno voluto condividere:

- E' un metodo fantastico, nella sua semplicità,
spero di riuscire ad utilizzarlo il più possibile. Grazie

- Grazie per aver soddisfatto il mio bisogno di imparare ad ascoltare,
ad affrontare le mie difficoltà e a permettermi di interfacciarmi con
la mi equipe in modo empatico. Grazie!

- Grazie per questa opportunità, spero di farne tesoro e
soprattutto di riuscire a mettere in pratica le cose che
tu Davide ci hai fatto conoscere in modo ottimo! Buon lavoro!

- Grazie per la professionalità, l'onestà intellettuale e lo sguardo sincero.

-... Possiamo essere il cambiamento che vogliamo nel mondo...

- Grazie Davide, gli incontri nella vita non sono casuali.


Colgo l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti
che si sono messi in gioco
e i committenti che hanno avuto fiducia nel mio lavoro,
grazie di cuore !

Per chi è interessato ad un corso base,
può contattarmi via email a
davidefacheris1982@gmail.com

oppure Giovedì 18 Febbraio 2016
partecipare alla prima serata del Corso Base in provincia di Bergamo
click quì per tutte le informazioni



e alla fine... un po' di festa ! :)