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martedì 23 agosto 2016

Papà, guarda! Ho superato la mia paura!

Come accompagnare i figli a
vivere pienamente le proprie paure
e a superarle



Ho ancora questa frase che mi squilla in testa,
fresca e piena di gioia:

"Papà, guarda! Ho superato la mia paura!"


E' iniziato tutto per gioco, ieri,
decidendo di imbiancare casa,
il piccolo dice:

"Io voglio usare il rullo"


Ed eccoti il rullo, caro mio figliolo.

"Anche io voglio il rullo", 


dice la grande,
ed ecco un rullo anche per te
e così si inizia a colorare,
via via sempre più su
fino ad usare la scala grande
per arrivare in cima.

E mentre io coloro il bagno
assorto nel mio lavoro,
sento una voce:

"Papà è alto! Ho paura ad andare sul gradino più alto"

E' stata l'occasione per essere presente a mia figlia,
essere vicino a lei nel suo vissuto,
questo per me uno dei significati più chiari e potenti di Empatia.
Le ho ripetuto le sue parole-chiave in tono interrogativo 
per verificare e al contempo darle riscontro di aver compreso 
la sua situazione:
"Hai paura ad andare sull'ultimo gradino?"

Risposta:
"Sì, ho paura perché non so più dove attaccarmi
e che la scala si ribalta "

Io non ho provato a spingerla a fare nulla,
né a desistere nel suo desiderio
né a forzarla a fare il grande passo.
Semplicemente sono stato qualche secondo in me
nella consapevolezza della sua situazione e della sua paura.
Avrei potuto dirle "Dai prova che ci sono io" o
"E' pericoloso, lascia perdere" oppure,
a volte sminuiamo l'emozione altrui:
"Dai, non c'è nulla di cui avere paura!".

Ho deciso di fare altro e di dire:
"Se hai paura non c'è problema, per me
l'importante è che fai ciò che ti senti di fare,
se non arrivi in cima non c'è problema,
posso finire io di colorare in alto.
Se invece vuoi provare a salire
io posso assicurarti che la scala è solida
e non si ribalta, ok?"

Risposta "Ok"

Il bello è che io sono tornato a lavorare in bagno
felice di esserle stato vicino nella sua paura,
senza negarla né forzarla e in un certo senso
nella totale fiducia che mia figlia
avrebbe trovato la sua soluzione.

Dopo qualche minuto,
sento una voce raggiante, urlante:

"Papà, vieni a vedere! Ho superato la mia paura!"



:)
Era lassù in cima alla scala, 
da sola, aveva pitturato fino al soffitto, e io li a guardarla, stupito più della frase che mi diceva che del risultato "ho superato la mia paura"!! 
Saperlo fare e DIRE a 7 anni, complimenti e buona strada Caterina! 

Accompagnare i figli con empatia :)
Crescere insieme in Autonomia e Reciprocità :)

Ancora una volta imparo dall'esperienza
che vivere a pieno la paura, riconoscendola,
dandole un nome, prendendola in mano,
decidendo liberamente quando e come affrontarla,
è un modo che funziona per
vivere la vita con entusiasmo e soddisfazioni!

Spero che il racconto di questo episodio
e i dialoghi riportati possano risultarvi piacevoli e utili.

Buona Giornata!
Davide


Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

#genitori #figli #dialogo #educare

Foto e nomi pubblicati con il consenso esplicito dei miei figli :)

venerdì 19 agosto 2016

Uscire dalle nebbie dell'infelicità con la Comunicazione Empatica Nonviolenta

Stamattina nel dormiveglia ho fatto un sogno
che ho disegnato quì


Vedevo la fatica di vivere che spesso ci avvolge,
vedevo persone salire scale mobili
che le riportavano sempre in giù
e c'era il corrimano nero gommoso che girava all'ingiù
ed era come un'involucro senza uscita
e mentre le persone cercavano di salire
e di uscire,
si affaticavano,
perdevano le forze e il sorriso,
non sapevano più cosa fosse la gioia
o l'entusiasmo di arrivare in cima e di vivere
e perdevano anche la speranza e la possibilità che questo esistesse.

Ho avuto l'immagine e l'idea che questo
fosse il circolo dei pensieri con cui a volte interpretiamo la vita
e che diventa la nostra ruota del criceto, la nostra gabbia,
la nostra scala mobile senza fine che chiamiamo depressione.
Ho visto queste persone nel sogno,
come a volte lo sono anche io e
come a volte le vedo entrare nel mio ufficio
o le incontro per strada
così appesantite e stanche
guardare un orizzonte che non sanno più bene
se ci sia davvero e se sia possibile raggiungerlo.

E poi ho visto la prospettiva possibile, l'orizzonte,
la cima della salita, pur ripida che sia,
diventava tutto d'un tratto raggiungibile facilmente,
come per magia spinti in alto da uno spirito di pensiero e di vita
che ho riconosciuto nella Comunicazione Empatica Nonviolenta,
nel suo modo di scardinare pensieri ed energie ridondanti,
nel suo potere di darci libertà e accesso a ciò che siamo e ciò che è la vita,
un'avventura divertente,
una discesa euforica ed entusiasmante su uno slittino,
occhi pieni di luce,
una bocca curva all'insù,
un grido di felicità
Yuppie !!!
Vita!!!

Buona Giornata!
Mi sono svegliato con una gran bella carica e ho voluto condividerla.

Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

martedì 16 agosto 2016

La nostra natura umana: connessione e collaborazione

Da una recente video intervista che mi hanno fatto:


Quando diventiamo più "morbidi"
in qualche modo più "umani" 
inizia spontaneamente la ricerca di una soluzione che ci vede entrambi partecipi e collaborativi




Cosa significa "Mediare" un conflitto con la CNV?

Cosa significa "Connessione fra le persone" di cui tanto parlo?


Mediazione Empatica e Negoziazione, che differenza c'è?

Ne parlo brevemente in questo video.


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Grazie e buona giornata!
Davide

Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

lunedì 15 agosto 2016

Potenzialità dell'Amore - stop alle etichette e agli schieramenti di genere

‪‎voglio un'eguaglianza reale‬

"Sono antifemminista perché credo che il femminismo sia un ipocrita movimento di odio che non riconosce i problemi degli uomini. Voglio una eguaglianza reale, non queste stronzate di privilegi" cit. https://www.facebook.com/donnecontrofemminismo/?fref=nf


Ciao, oggi tocco un tema molto caldo, quello della
relazione di genere e della relazione di coppia.
Se vogliamo stare su un'onda di empatia,
pace e nonviolenza, se in altre parole vogliamo
vivere e coltivare l'Amore vero, con la A maiuscola,
penso sia fondamentale accorgerci delle "etichette" che usiamo e
uscire da queste generalizzazioni e categorie.

Uscire da una certa idea di "uomini" e di "donne" che
inevitabilmente finiscono per essere le une contro gli altri in
un gioco che probabilmente non vogliamo e in cui
ci ritroviamo a guerreggiare e a morire:
femministe VS maschilisti
solo le donne possono salvare il mondo VS le donne non contano un xxxxx
violenza sulle donne = femminicidio
padri senza tutele finiscono per la strada o si suicidano.

Mi pare di essere molto sensibile alle sofferenze delle donne, e
al contempo di essere molto sensibile alle sofferenze degli uomini.
Nel mio lavoro come mediatore e facilitatore del dialogo,
ascolto una parte e l'altra con uguale empatia e rispetto,
mi piace questa frase:
è la relazione che ci libera, non l'imposizione di sé su tutto e tutti.

Quando aiuto le persone a esprimere sé stesse e al contempo a
vedere con uguale rispetto anche l'altro,
si apre una nuova possibilità di incontro.

Se siamo disposti a fare il primo passo della Comunicazione Empatica =
1) Osservare senza Valutare/Giudicare, in altre parole
"stop alle etichette e agli schieramenti di genere",
penso sia possibile vedere le difficoltà di ognuno,
sederci in cerchio (anche virtuale=social) e
chiacchierare costruttivamente per trovare
soluzioni che ci facciano stare meglio come persone, come
donne e uomini, come innamorati, fidanzati, compagni di vita. 


Buona giornata! Davide

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sabato 13 agosto 2016

Cantare la strada per essere felici

Oggi aria di vacanze e quindi mi faccio una bella cantata in empatia con la vita.







"Il mondo è come lo fai, dentro la testa lo sai"

 mi ricorda sempre quanto sia in nostro potere

creare una ‪#‎vitabella‬ e ‪#‎abbondanza‬ per tutti.

Quindi, ancor più nei giorni di vacanza "scegliti il mondo che vuoi !!" .



Per farlo puoi ascoltare i pensieri che ti parlano nella testa,

scriverli su un foglio e vedere se vanno nella

direzione di #abbondanza e ‪#‎felicità‬ per te e per tutti o

se sono "limitanti" di qualche bisogno/valore umano universale.

Senza pienezza vedo difficile la felicità. ‪#‎Lafelicitàsipuò‬.



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Buona giornata :)



Thanks Reggae National Tickets Alborosie Official Page

venerdì 12 agosto 2016

I 4 passi CNV per Comunicare con i più piccoli

#mammasoddisfatta dopo aver usato la Comunicazione Empatica per affrontare il pomeriggio con i figli.

Qualche piccola dritta per comunicare con i più piccoli?

a) Abbassarsi dolcemente al loro livello piegando le gambe per mettere il nostro viso di fronte e a pari del loro. Questo atteggiamento crea un livello paritario nella comunicazione e invita il bambino ad avere fiducia in noi e ad incontrarci (N.B. questa fiducia è preziosa e facilmente sciupabile, va coltivata con molta attenzione)
b) Cercare il contatto visivo oppure chiedere (non pretendere): "ti va di guardarmi qualche secondo negli occhi?" (Il bambino sarà più disposto a farlo quanto più sarà fiducioso di non ricevere una sgridata, un'accusa, un'etichetta o una pretesa e quanto più è abituato a non riceverne.) Se il bambino non è disposto a guardarci, consiglio di non forzarlo, né obbligarlo o apostrofarlo in alcun modo perché è solo rispettando il suo vissuto che possiamo costruire un canale di relazione rispettosa, empatica, nonviolenta.
c) Dire con morbidezza: 1) la situazione oggettiva + 2) come ci sentiamo + 3) il nostro bisogno + 4) fare una richiesta chiara e specifica.
Ad esempio: "1) In questo momento che stiamo per entrare nel negozio a fare la spesa, 2) mi sento preoccupata di fare molta fatica e di uscirne stanca e stressata, 3) avrei bisogno di tranquillità, collaborazione, divertimento 4) siete disposti ad aiutarmi a prendere le cose dagli scaffali e a fare i turni per imbustare le verdure senza litigare in modo che il gioco sia divertente per tutti?"

Nella mia esperienza,
investire 2 o 3 minuti per abbassarsi, cercare un contatto relazionale e parlare in questo modo ai bambini ha l'effetto di "rallentare il ritmo delle cose che noi e i bambini stiamo facendo" e
permette alla comunicazione di avvenire.
Comunicare, creare comprensione, intesa e accordi che funzionano richiede un certo tempo e un certo ritmo.
Investire tempo in questo modo mi ha sempre dato frutti soddisfacenti sia a breve sia a lungo termine.
Provare per credere?
A voi la parola, buona giornata! Davide

Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta di Marshall Rosenberg

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lunedì 8 agosto 2016

Ascolto di sè per Parlare Pace con i propri figli

Periodo di vacanze ma non sempre siamo spensierati,
quante discussioni per far fare i compiti ai figli?
E anche se come genitori non ci fissiamo sulla didattica,
quante volte perdiamo la pazienza con i nostri figli
rovinandoci la serenità e il clima della giornata?

Spesso il problema è che ci fissiamo
su un obiettivo esterno a noi
piuttosto che riuscire a
esprimere in modo costruttivo ciò che vogliamo.

Ecco il mio video di oggi in cui vi racconto
come l'ascolto di me sia stato fondamentale,
in una situazione in cui stavo perdendo la pazienza,
per non sbottare contro mia figlia
bensì per dirle tranquillamente come mi sentivo
e per farle una richiesta/proposta.

Viva la comunicazione Empatica Nonviolenta
che rende serene le relazioni in famiglia.

Quì Link al Video



#grazieMarshall

#Anche questa è Comunicazione Empatica Nonviolenta
di Marshall Rosenberg

domenica 7 agosto 2016

2 nuovi video per condividere la Comunicazione Empatica con voi

E' Agosto, tempo di relax,
tempo per sè stessi,
ecco l'occasione per prendersi cura di sè
in un modo un po' speciale :)

Dopo tante idee e tanti giorni di attesa,
ieri ho iniziato a pubblicare alcuni video
in cui condivido
la mia esperienza con la Comunicazione Empatica
i contenuti principali della materia
alcune dritte per usare l'empatia nella vostra vita.


Nel video di oggi:

https://youtu.be/tnHr6hAT8Ds


Per stare bene ho imparato ad
ascoltare cosa avviene dentro di me.
Un passaggio fondamentale è saper riconoscere:
1) i messaggi in forma pensiero nella testa e
2) i messaggi in forma di sensazioni ed emozioni nel nostro corpo.
Ecco un breve video dove vi parlo di questo e
vi propongo un esercizio
per allenare l'ascolto del corpo. 


L'ascolto del corpo con empatia,
secondo la mia esperienza della Comunicazione Empatica Nonviolenta di Marshall Rosenberg,

si basa sulla connessione nel quì ed ora ai
messaggi che ci da il nostro corpo:

possono essere sensazioni fisiche o emotive (emozioni)
e culmina con il riconoscimento dei bisogni vivi in noi
sia soddisfatti sia insoddisfatti.

Vi invito alla pratica e attendo i vostri commenti.

A presto!
Davide




P.S. Trovi Tutti i miei video sul mio canale YouTube